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10) Un libro scelto per te da qualcun altro
Questo libro mi è stato regalato come regalo di compleanno! Ne sono stata felicissima, è un pensiero che ho apprezzato moltissimo!
Il libro è ambientato a Tel Kedar, tranquilla città israeliana. I protagonisti sono Teo, urbanista sessantenne, e Noa, insegnante di quindici anni più giovane. Il loro rapporto prosegue da sei anni, non sono sposati ma condividono un rapporto tenero, riflessivo e profondo. Uno studente di Noa viene trovato morto, forse per droga o forse suicida, e il padre chiede a lei di fondare una comunità di recupero dei giovani in nome del figlio.
E’ un libro che parla di sentimenti, di vite trascorse e presenti, di introspezioni e pensieri sullo sfondo polveroso del deserto e di Tel Kedar, descritta minuziosamente. E’ un libro veramente intenso, lo stile è molto bello ma risulta impegnativo, così ho deciso di leggerlo tutto d’un fiato. In due giorni ho concluso la lettura, poi più avanti in un periodo di maggiore tranquillità mi piacerebbe rileggerlo di nuovo. I personaggi sono molti, le loro origini sono miste -molti sono immigrati-, le vite che si intrecciano e le loro vicende fanno pensare che una seconda lettura potrebbe portare ad una comprensione più approfondita, e a scoprire nuovi dettagli.
Il progetto per la costruzione di un centro antidroga per giovani ragazzi non trova il consenso della piccola cittadina e dei suoi abitanti, e rischia di scavare un solco nel rapporto tra Noa e Theo. Ma questa vicenda è solo un punto di partenza, uno sfondo per raccontare vite e pensieri. Da rileggere non appena ne avrò l’occasione!
Il libro è ambientato a Tel Kedar, tranquilla città israeliana. I protagonisti sono Teo, urbanista sessantenne, e Noa, insegnante di quindici anni più giovane. Il loro rapporto prosegue da sei anni, non sono sposati ma condividono un rapporto tenero, riflessivo e profondo. Uno studente di Noa viene trovato morto, forse per droga o forse suicida, e il padre chiede a lei di fondare una comunità di recupero dei giovani in nome del figlio.
E’ un libro che parla di sentimenti, di vite trascorse e presenti, di introspezioni e pensieri sullo sfondo polveroso del deserto e di Tel Kedar, descritta minuziosamente. E’ un libro veramente intenso, lo stile è molto bello ma risulta impegnativo, così ho deciso di leggerlo tutto d’un fiato. In due giorni ho concluso la lettura, poi più avanti in un periodo di maggiore tranquillità mi piacerebbe rileggerlo di nuovo. I personaggi sono molti, le loro origini sono miste -molti sono immigrati-, le vite che si intrecciano e le loro vicende fanno pensare che una seconda lettura potrebbe portare ad una comprensione più approfondita, e a scoprire nuovi dettagli.
Il progetto per la costruzione di un centro antidroga per giovani ragazzi non trova il consenso della piccola cittadina e dei suoi abitanti, e rischia di scavare un solco nel rapporto tra Noa e Theo. Ma questa vicenda è solo un punto di partenza, uno sfondo per raccontare vite e pensieri. Da rileggere non appena ne avrò l’occasione!