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Channel: L'antro dei pensieri
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Maze Runner Il labirinto – James Dashner

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Stavo andando a Venezia con la mia ragazza per una girata in notturno. Erano le cinque del pomeriggio, e mentre andavamo verso il pullman mi ero accorta di non aver portato con me nessun libro, nonostante in casa ne abbia molti in lista lettura. Un’ora di strada, un vero peccato. Quindi ci siamo fermate in libreria. Faccio il solito giro tra la narrativa: tra libri romantici (non il mio genere), libri strappalacrime (eh, idem), libri impegnati (ok li posso leggere ma non avevo voglia), mi sposto nella narrativa per ragazzi.
Sfoglio un po’ di titoli, li richiudo nel vedere che sono scritti al presente (non scarto a priori dei libri per questo, ma non sono una grande fan), poi afferro Maze Runner, vedo che come stile è accettabile, che non è in carattere 12 e che sono una buona quantità di pagine. Lo compro e inizio la lettura.
Come detto, lo stile è appunto “accettabile”, non perfetto. Ma l’autore migliora nel secondo che sto leggendo ora, almeno per come la vedo io.
Il protagonista, Thomas, è ok. Anche più che ok, è proprio un bel protagonista. Il libro inizia con lui che si sveglia all’interno di una “scatola” (una sorta di ascensore), e viene portato, senza memoria, in una Radura abitata da una cinquantina di ragazzi che si autogestiscono in modo molto rigido. Una trentina di pagine di paranoie e ansie dopo (che io personalmente ho apprezzato perché l’introspezione mi piace sempre tantissimo, invece online ho letto che qualcuno non ha gradito questo inizio “lento”) inizia l’avventura vera e propria.
La Radura è circondata da un labirinto, che i Velocisti esplorano e mappano. All’interno ci sono dei mostri, chiamati Dolenti, che possono uccidere o “pungere”. Ho divorato questo libro in due giorni (più un viaggio in pullman), letteralmente.
I personaggi sono uno meglio dell’altro, tranne Teresa che è una Mary Sue in piena regola a livelli impossibili, mai trovata una così in un libro. Il punto debole probabilmente è proprio lei, leggere le descrizioni della meravigliosissima ragazza tosta come nessuno mai, bellissima pure mentre è in coma e figuriamoci da sveglia, è stata un’esperienza a metà tra il fastidioso e il divertente. Pazienza, visto che ci sono tantissimi personaggi interessanti. Poi è successo che mi sono fissata con Newt, mi è partito lo shipping compulsivo con lui e Thomas, e sono (ri)caduta nel baratro dello slash dove al momento sono a quota tre fanfiction su di loro… aiuto. (I regret nothing)
Al momento sto leggendo il nuovo libro che è avvincente e intrigante come il primo. Non fosse per Teresa… di nuovo.

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