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3) Un libro basato su una storia vera
E con questa siamo alla seconda recensione riguardante la collana dei libri sui gatti che sta uscendo con OGGI. Nel frattempo sto cercando di convincermi a finire “Roba da gatti”, che onestamente fin’ora non ho apprezzato (ah, l’humor inglese…) ed è uscito un nuovo titolo, che oggi la mia ragazza provvederà a comprare nella speranza che sia una buona lettura JIl vecchio e il gatto, tra i libri che parlano di storie di animali e spesso risultano letture leggere e disimpegnate, è una chicca. La storia autobiografica dell’autore, psicologo e professore ormai in pensione, racconta di come una gatta randagia comparsa un giorno nel suo giardino abbia conquistato il suo cuore e quello di tutta la sua famiglia.
“Questo è il racconto di come mi sono ritrovato con un gatto malgrado avessi deciso che non avrei mai tenuto animali domestici. È una storia banale, forse persino un po’ ridicola. Ma ho passato i settant’anni, non ho una posizione da difendere né una carriera per cui lottare. Posso permettermi di raccontarla.”
Non è una storia strappalacrime, non succede nulla di particolare all'interno del libro, non ci sono difficoltà da superare, paure o ansie. E’ la semplice, deliziosa storia di una gatta che ha saputo farsi amare. Il libro assume spesso un carattere introspettivo, fa riferimenti e citazioni colte, e in alcuni punti l’autore arriva a tentare una vera psicoanalisi di Micia e più in generale del comportamento dei gatti. Deve piacere il genere, forse per qualcuno potrà risultare un po’ pesante o poco avvincente, io l’ho trovato molto bello.
In una realtà (la Svezia del 2012) dove i randagi a volte vengono soppressi –tanto che l’autore parla di soppressione come se fosse una cosa normale nel suo paese- potrebbero anche averla salvata questa Micia randagia comparsa nel loro capanno degli attrezzi, e i gatti sanno sempre come ripagare tanto che persino l’umano che l’ha accolta e che ha un approccio super-razionale verso di lei, non ha potuto che innamorarsi. Online c’è una foto veramente deliziosa di Uddenberg e la sua Micia. All'interno del libro -che si fa leggere molto velocemente nel giro di un pomeriggio- compaiono anche delle belle illustrazioni.
In una realtà (la Svezia del 2012) dove i randagi a volte vengono soppressi –tanto che l’autore parla di soppressione come se fosse una cosa normale nel suo paese- potrebbero anche averla salvata questa Micia randagia comparsa nel loro capanno degli attrezzi, e i gatti sanno sempre come ripagare tanto che persino l’umano che l’ha accolta e che ha un approccio super-razionale verso di lei, non ha potuto che innamorarsi. Online c’è una foto veramente deliziosa di Uddenberg e la sua Micia. All'interno del libro -che si fa leggere molto velocemente nel giro di un pomeriggio- compaiono anche delle belle illustrazioni.
Una piccola nota extra-recensione per le conigliare come me: finalmente non si parla di scatolette al gusto coniglio, non sono nemmeno nominate o contemplate! Un piccolo coniglietto fa una breve comparsa all'interno del racconto, ma non gli succede nulla di male J Potete leggerlo liberamente senza la paura di trovare brutte sorprese (tranne che per i topini… ma purtroppo quella è una costante onnipresente nei gatti con accesso al giardino, è nella loro natura)