44) Un romanzo epistolare
Come romanzo epistolare per la chellenge ho scelto un classico che è diventato un mito letterario ed è entrato nella cultura di massa, non solo in ambito letterario e cinematografico, ma in qualsiasi contesto. (Dracula lo avevo già letto, giusto per rimanere in tema J)
Il romanzo si apre con le lettere scritte da Robert Waltson, giovane capitano e ricercatore che decide ci circumnavigare il polo nord per capirne i segreti e i misteri, alla sorella Margareth. La nave si arena tra ghiacci, l’equipaggio vede una figura enorme e mostruosa allontanarsi su una slitta. Il giorno dopo viene avvistato un uomo alla deriva, in pericolo di vita dall’aspetto sfinito e malato, che l’equipaggio convince a salire sulla nave. Si tratta di Victor Frankenstein, che viene ospitato nella cabina del capitano e che da lì a poco inizierà il suo racconto di fronte al lui, in cui in circostanze più fortunate avrebbe potuto trovare un ottimo amico.
Il romanzo inizia in chiave epistolare, ma non appena Victor comincia a raccontare la sua storia essa viene trascritta tutta di seguito, come parte di un unico racconto. In seguito, il romanzo si conclude con altre lettere per Margareth.
Leggere il libro di Mary Sheller apre ad una nuova visione sulla creatura a cui il Dottor Frankenstein ha dato vita. E’ uno stile estremamente improntato sui sentimenti, sulle emozioni e sull’introspezione. Il mostro senza nome non è una creatura intrinsecamente malvagia, ma diventa tale per il modo in cui l’intera umanità si comporta con lui, fuggendo o cercando di ucciderlo alla sua sola vista. E’ un mostro senziente, dotata di uno spiccato intelletto. E’ un romanzo che fa pensare, nato da un incubo dell’autrice avuto dopo discussioni inerenti allo sviluppo medico e tecnologico di quegli anni. Il mostro è una creatura creata dall’uomo, ma che è sfuggita di mano non appena la vita ha iniziato a scorrere in essa per colpa dell’orrore provato dal suo creatore.
E’ un romanzo molto semplice da leggere, ed è abbastanza godibile non fosse che in alcuni punti rallenta. C’è da considerare che è stato scritto duecento anni fa, e ovviamente subisce l’influenza letteraria e socio-psicologica dei tempi.
Il romanzo si apre con le lettere scritte da Robert Waltson, giovane capitano e ricercatore che decide ci circumnavigare il polo nord per capirne i segreti e i misteri, alla sorella Margareth. La nave si arena tra ghiacci, l’equipaggio vede una figura enorme e mostruosa allontanarsi su una slitta. Il giorno dopo viene avvistato un uomo alla deriva, in pericolo di vita dall’aspetto sfinito e malato, che l’equipaggio convince a salire sulla nave. Si tratta di Victor Frankenstein, che viene ospitato nella cabina del capitano e che da lì a poco inizierà il suo racconto di fronte al lui, in cui in circostanze più fortunate avrebbe potuto trovare un ottimo amico.
Il romanzo inizia in chiave epistolare, ma non appena Victor comincia a raccontare la sua storia essa viene trascritta tutta di seguito, come parte di un unico racconto. In seguito, il romanzo si conclude con altre lettere per Margareth.
Leggere il libro di Mary Sheller apre ad una nuova visione sulla creatura a cui il Dottor Frankenstein ha dato vita. E’ uno stile estremamente improntato sui sentimenti, sulle emozioni e sull’introspezione. Il mostro senza nome non è una creatura intrinsecamente malvagia, ma diventa tale per il modo in cui l’intera umanità si comporta con lui, fuggendo o cercando di ucciderlo alla sua sola vista. E’ un mostro senziente, dotata di uno spiccato intelletto. E’ un romanzo che fa pensare, nato da un incubo dell’autrice avuto dopo discussioni inerenti allo sviluppo medico e tecnologico di quegli anni. Il mostro è una creatura creata dall’uomo, ma che è sfuggita di mano non appena la vita ha iniziato a scorrere in essa per colpa dell’orrore provato dal suo creatore.
E’ un romanzo molto semplice da leggere, ed è abbastanza godibile non fosse che in alcuni punti rallenta. C’è da considerare che è stato scritto duecento anni fa, e ovviamente subisce l’influenza letteraria e socio-psicologica dei tempi.
