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Le leggende – Margaret Weis, Tracy Hickman

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35) Un libro che abbia più di 700 pagine

Ho ricomprato questo libro. Lo avevo già, ma nella vecchia edizione (e anche abbastanza rovinato dal tempo e dall’averlo portato su e giù nello zaino in adolescenza). Questo è “Le leggende annotate”, ovvero l’edizione con le note a piè di pagina, che raccontano dettagli sui personaggi, aneddoti sulla loro creazione, rinfrescano la memoria ricordando avvenimenti di altri libri, e via dicendo.
Le leggende è la seconda trilogia Dragonlance di Margaret Weis e Tracy Hickman. Contiene i libri “Il destino dei gemelli”, “La guerra dei gemelli” e “La sfida dei gemelli”. E’ il seguito di “Le cronache”, altra bellissima trilogia che contiene “I draghi del crepuscolo d’autunno”, “I draghi della notte d’inverno” e “I draghi dell’alba di primavera”. Possiedo anche questo libro da anni e lo lessi in adolescenza, prima o poi lo rileggerò, visto che sono passati almeno 10 anni.
“Il destino dei gemelli” inizia due anni dopo la fine della guerra delle lance, sempre ambientato nell’universo di Krynn. Caramon Majere (guerriero già incontrato nella precedente trilogia) che non riesce a darsi pace per le scelte fatte da suo fratello Raistlin –tra cui quelle diventare una veste nera e di insediarsi nella torre dell’alta stregoneria maledetta di Palanthas, prendendone il controllo- e per il legame morboso che non riesce a dissolvere, o almeno a limitare, finisce nell’alcolismo. Raistlin nel frattempo, sta progettando di spodestare la Regina delle tenebre e divinità minore Takhisis, ma per farlo dovrà viaggiare nel passato per apprendere dal più grande mago di tutti i tempi, Fistandantilus. Crysania, chierica di Paladine, riceve una chiamata dal suo Dio dove le viene chiesto di fermarlo. Forte della sua fede, che arriva ad accecarle anche il buon senso, parte rifiutando qualsiasi aiuto. E’ Tika, la moglie di Caramon decisa a fargli smaltire una volta per tutti lo spirito dei nani (potente liquore di cui è intossicato ormai da troppo tempo), che manda l’omone accompagnato dal kender Tasslehoff sulle tracce di Crysania, per aiutarla nella sua missione, o se non altro per aiutarla a rimanere in vita.
Come prevedibile, all’inizio Caramon non sarà di alcun aiuto. Kitiara, sorella del mago e del guerriero, tenta di bloccare il piano di Raistlin facendo uccidere Crysania da Lord Soth, cavaliere della morte. Ma Paladine la salva, prendendo a sé lo spirito della donna. Nella Krynn attuale non esiste alcun chierico in grado di ricongiungere il corpo e lo spirito di Crysania. E’ così che inizierà un lungo viaggio nel passato, che darà modo al lettore non solo di vivere una fantastica avventura, ma anche di scoprire molto del background storico della terra di Krynn, tra cui i tempi precedenti al cataclisma quando Istar risplendeva come la più bella delle città, il cataclisma stesso e la guerra della porta dei nani.
Sembra che per aprire il portale che conduce all’Abisso, piano su cui governa Takhisis, servano le forze combinate del più oscuro dei maghi, e del più puro dei chierici di Paladine. Tra Raistlin e Crysania si istaurerà una forte attrazione fisica e mentale.
I personaggi sono tantissimi, tutti (o quasi) interessanti e affascinanti. Ognuno è descritto abilmente, ed è impossibile rimanere indifferenti nemmeno a quelli che non si apprezzano.
Raistlin è un personaggio che ho sempre amato, fin da ragazzina. Il mago che La Prova (la prova superata appunto per diventare mago, presso la torre dell’Alta Stregoneria gestita da Par Salian e dal suo ordine di maghi di cui è a capo) ha stravolto nel fisico e nella mente. La pelle dorata, gli occhi a clessidra che vedono la decadenza e il disfacimento in ogni cosa o persona su cui si posino, la tosse violenta che spesso ne scuote il corpo, tutti frutto di un’intromissione di Fistandantilus nella sua prova. La brama di conoscenze e di potere, che lo farà arrivare troppo oltre. Un personaggio tragico delineato molto bene, con i suoi pregi e i suoi –non pochi- difetti, il cui background viene ampliato parecchio in questa trilogia.

Crysania invece non vuole proprio piacermi. Ossessionata dall’idea di redimere Raistlin, non riesce a vedere oltre il suo naso, nemmeno quando il loro “rapporto” (che in realtà non sarà mai di natura romantica o sessuale) sfocia nell’abuso. Gli giustifica ogni cosa, fino alla fine. Due personaggi che assieme non fanno che provocare il decadimento massimo l’uno dell’altro. Raistlin arriva a perdere ogni pietà, ogni traccia di umanità pur di proseguire i suoi scopi. E lei, con la sua voglia di redimerlo ad ogni costo, non riesce nemmeno a vedere che sarebbe bastato rifiutare di entrare nel portale con lui per bloccare ogni piano del mago.
Caramon è un personaggio che non amo e non odio. Ha una crescita notevole all’interno della trilogia: riesce a disintossicarsi dallo spirito dei nani, divenuto schiavo combatte nell’arena, riesce non solo a tornare in perfetta forma fisica, a migliorare la sua tecnica di combattimento, a riguadagnare la libertà, ma anche a diventare generale e a dirigere una guerra. Sarà il suo amore a redimere Raistlin, nel triste epilogo.
Tasslehoff è un personaggio fantastico. Con l’ingenuità, la purezza di spirito, una parlantina invidiabile, l’abitudine ad ingigantire tutti i suoi racconti e la criptomania propria di tutta la sua razza (i kender), ogni volta che compare nel libro è una gioia e le pagine, con lui, scorrono divertenti e veloci. Viaggia nel tempo per un errore –se trasformarsi in un topo dopo aver rubato, anzi preso a prestito un anello magico, e seguire Caramon perché “ha bisogno di lui e non lo può lasciare solo” può ritenersi un errore- e sarà proprio lui l’elemento necessario a cambiare il futuro, che altrimenti sarebbe stato disastroso. I kender infatti non sono stati creati per volontà degli Dei come umani, elfi e orchi, sono bensì frutto di un errore, e per questo non devono –o meglio non dovrebbero- viaggiare nel tempo. E’ un personaggio fantastico sotto ogni aspetto, e assisterà in prima persona al Cataclisma, finirà nell’Abisso, viaggerà nel passato e nel futuro, e sarà compagno di Caramon durante quasi tutto il libro.
Tra i personaggi secondari abbiamo Kitiara, la sorella maggiore di Caramon e Raistlin, feroce e sensuale guerriera a capo dell’esercito dei draghi malvagi. Lord Soth, cavaliere della morte ed ex cavaliere della rosa, le cui menzogne, tradimenti e fraintendimenti hanno portato a ricevere una maledizione e a rinascere come non morto. Tanis Mezzelfo, già eroe delle lance che gioca un piccolo ruolo nella battaglia contro Kitiara nell’ultima parte dei libro. E Dalamar, elfo scuro esiliato da Silvanesti, che ha guadagnato questo titolo grazie al suo interesse per la magia oscura, vietata tra gli elfi. Dalamar sarà al tempo stesso spia e apprendista di Raistlin, ed ho ordinato online il libro interamente dedicato a lui, che purtroppo non è stato tradotto in Italiano.
Rileggere questo libro dopo una decina di anni è stata un’emozione tutta nuova. Lo consiglio agli amanti del fantasy, ovviamente dopo aver comprato e letto “Le cronache”, che precede questa trilogia. Bisogna fare un po’ di attenzione perché esiste anche l’edizione con i tre libri sciolti, che oltre ad essere esteticamente più brutta è anche una spesa maggiore.

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