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Channel: L'antro dei pensieri
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Zanna Bianca – Jack London

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7) Un libro da cui è stata tratta una serie tv


Un altro classico comprato in offerta in una libreria di Padova. Di Zanna Bianca avevo visto il film e il cartone animato da bambina, ma me lo ricordavo a stento. Visto il prezzo ho deciso di prenderlo, un po’ per curiosità e un po’ per nostalgia.
Il libro si apre sulla scena di due uomini che, nella valle dello Yukon in Canada, tra le nevi e i ghiaccia, trasportano in una slitta trainata dai cani una bara. I lupi attorno a loro di giorno in giorno si avvicinano sempre di più. Una lupa, in modo particolare, arriva persino a rubare il cibo dei cani. Gli uomini pian piano rimangono senza compagni animali, a causa delle moine della lupa che li attira in trappola. Infine il branco di lupi riesce ad avere la meglio persino su di loro, e solo un salvataggio in extremis permette che uno dei due uomini rimanga in vita.
Il branco dei lupi, sfinito dalla fame, si disperde, ma poco dopo il periodo di carestia passa e le prede tornano a prosperare. Il branco dei lupi si scioglie in coppie o piccoli branchi. La lupa rimane con tre contendenti, e dopo una crudele selezione fatta di lotte e attacchi a sorpresa, ne rimarrà solo uno, il vecchio e astuto One Eye. La lupa partorirà la sua cucciolata in una grotta, ma presto un nuovo periodo di carestia si abbatterà sulla zona. One Eye morirà per mano di una lince, anch’essa bisognosa di sfamare i suoi piccoli. Nel gelo dell’inverno un solo cucciolo di lupo riuscirà a sopravvivere: Zanna Bianca.
Il primo periodo della vita del lupetto sarà fatto di libertà e scoperte, finché la lupa e il suo piccolo non si imbatteranno in un gruppo di indiani. Uno dei nativi riconoscerà la lupa, che si scoprirà essere per metà cane, nonché di sua proprietà. Kiche, questo il suo nome, si sottometterà al padrone e verrà riportata, assieme al suo piccolo, nell’accampamento. Qui inizierà la vita in cattività di Zanna Bianca, dove imparerà a sottostare ai “Dei” umani. Non verrà trattato con i guanti, appena cucciolo imparerà a sottostare al metodo del bastone. I suoi umani nello specifico, non appena mostrata ubbidienza, non lo tratteranno troppo male; ma lo stesso non si può dire del resto dell’accampamento dov’è uso comune lanciare le pietre, scacciare a malo modo e trattare a bastonate i cani. La situazione per Zanna Bianca peggiorerà quando Kiche verrà venduta ad un altro indiano per saldare un debito, e lui si troverà da solo con gli altri cuccioli, il cui capo Lip-lip lo aveva preso di mira. In un ambiente teso e gravoso, crescerà troppo presto imparando in fretta come difendersi e come attaccare, diventò un lupetto riflessivo e schivo, aggressivo verso i cani e a volte anche verso gli umani. Rimase però fedele e abilissimo a trainare la slitta, per questo i suoi padroni non lo avrebbero mai venduto né ucciso.
Infine venne comprato con l’astuzia da uno spregevole uomo bianco, e sotto la sua ala sviluppò un’aggressività sempre maggiore, sia verso i cani sia verso le persone. Venne usato a lungo per i combattimenti, che erano il suo unico momento di libertà dentro un recinto, lottando con altri cani. A salvarlo da un combattimento contro un Bull dog che probabilmente lo avrebbe ucciso, fu un giovane e ricco californiano di nome Scott, e con lui iniziò il periodo di riabilitazione, nonché la parte allegra della storia. Zanna Bianca inizierà a sviluppare un attaccamento profondissimo verso il suo nuovo umano, tanto da riuscire a vincere la paura e l’aggressività. Rimarrà sempre un lupo schivo e solitario, ma imparerà a non uccidere, ad integrarsi con gli altri cani, e a fidarsi ciecamente di Scott. Il ragazzo dovrà però tornare in California, decidendo a malincuore di lasciare Zanna Bianca –che già una volta aveva smesso di mangiare ed era caduto nell’apatia per un breve viaggio del suo padrone- nello Yukon. Il lupo riesce a sfondare la finestra, e lo segue fin sulla nave, rifiutandosi di tornare indietro. Scott si convince così di portarlo a casa, riuscendo infine ad abituarlo alla sua famiglia –persino ai bambini, che Zanna Bianca aveva sempre detestato-, ai due cani di casa, a non attaccare gli animali della fattoria e a rispettare chiunque fosse sotto l’ala protettiva di Scott. Zanna Bianca si accoppierà infine con Collie, cane da pastore da cui avrà una cucciolata, e sarà anche protagonista di un’impresa eroica, salvando da morte certa il giudice che viveva nella loro casa, salvandolo da un criminale entrato in casa in piena notte. Zanna Bianca verrà ferito, ma si salverà per miracolo dopo un lungo intervento chirurgico, e verrà chiamato da tutti “lupo benedetto”.
E’ una bella storia di amore e compassione, ma è anche molto cruda e violenta. La lettura è scorrevolissima e piacevole, in alcuni punti il ritmo rallenta ma tutto sommato rimane coinvolgente. E’ un libro interessante perché per buona parte è scritto dal punto di vista degli animali; o meglio da quello che l’autore crede sia il loro punto di vista.


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