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42) Un libro auto pubblicato
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Io e la mia ragazza abbiamo comprato questo libro ad Abano Celtica. Da fan del fantasy io, e fan dei gialli lei, potevamo non acquistarlo quando ci è stato detto che si trattava di un mix dei due generi?
“La carrozza di Valestia” è il primo di una serie di libri. E’ scritto come un diario, e si legge velocissimo, in una serata. La trama inizia un po’ lenta, specialmente perché all’inizio il protagonista non è il massimo della simpatia (spocchioso e pretenzioso, ma è tutto normale trattandosi di un ragazzo appena maggiorenne con un tumulto interiore non indifferente), ma si velocizza presto diventando interessante e coinvolgente.
E’ un racconto molto semplice, i personaggi sono piacevoli, i loro cambiamenti interiori nel corso del racconto sono ben visibili e raccontati bene, e non c’è nulla da ridire sul lato “fantasy”. Lo stile è pulito e curato, non ci sono errori nemmeno di battitura –cosa che purtroppo accade spesso nei libri acquistati in libreria, ma non dovrebbero avere dei beta reader?-. E’ l’elemento giallo che è più debole, l’intreccio non è abbastanza solido e misterioso, e la soluzione del delitto non risulta molto interessante.
Rimane un libro carino da leggere, e considerando che è un esordio autoprodotto non si può che sperare in meglio nei prossimi!
Ci sono anche dei disegni all’interno del volume, tra cui dei primi piani di Syrus fatti davvero molto bene!
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42) Un libro auto pubblicato
“La carrozza di Valestia” è il primo di una serie di libri. E’ scritto come un diario, e si legge velocissimo, in una serata. La trama inizia un po’ lenta, specialmente perché all’inizio il protagonista non è il massimo della simpatia (spocchioso e pretenzioso, ma è tutto normale trattandosi di un ragazzo appena maggiorenne con un tumulto interiore non indifferente), ma si velocizza presto diventando interessante e coinvolgente.
E’ un racconto molto semplice, i personaggi sono piacevoli, i loro cambiamenti interiori nel corso del racconto sono ben visibili e raccontati bene, e non c’è nulla da ridire sul lato “fantasy”. Lo stile è pulito e curato, non ci sono errori nemmeno di battitura –cosa che purtroppo accade spesso nei libri acquistati in libreria, ma non dovrebbero avere dei beta reader?-. E’ l’elemento giallo che è più debole, l’intreccio non è abbastanza solido e misterioso, e la soluzione del delitto non risulta molto interessante.
Rimane un libro carino da leggere, e considerando che è un esordio autoprodotto non si può che sperare in meglio nei prossimi!
Ci sono anche dei disegni all’interno del volume, tra cui dei primi piani di Syrus fatti davvero molto bene!
